Per il restauro del giardino ornamentale il perimetro ha un importante significato, in primo luogo deve individuare un “frammento di natura” trasformato secondo le più sofisticate tecniche agrarie, in secondo luogo, deve contribuire al contenimento dell'effetto del recente degrado urbanistico e come esito finale, deve esaltare il concetto di luogo protetto. I criteri progettuali che hanno guidato il lavoro di ripristino hanno, infatti, mirato in prima istanza alla definizione e contemporaneamente all'esaltazione del perimetro della villa. Definizione che si sostanzia nell'individuazione di un elemento di continuità, qui rappresentato da un'essenza botanica, che restituisce al perimetro nel suo insieme una coerenza architettonica. Tale coerenza era interrotta dalla coesistenza di porzioni di muro riconducibili ad epoche diverse. Il giardino riacquista, così, carattere “introverso” e pur non dialogando con l'esterno, assume funzione di filtro con esso. Altro criterio progettuale seguito nel recupero, è stato quello di ispirarsi al carattere leggiadro della villa, particolarmente rappresentato da una piccola effige nella stanza degli affreschi in cui si legge “Il fumo esilara la vita”, che rimanda immediatamente ad un mondo esotico ed onirico al tempo stesso, più volte richiamato nei decori di gusto orientaleggiante della villa. Infatti, cercando di interpretare l'originalità preesistente, ci si è orientati nella scelta di essenze botaniche che riproponessero un'atmosfera carica di profumi inebrianti con carattere di spiccata eccentricità cromatica. Come in numerosi esempi vesuviani in cui il gusto delle cineserie si alternava ad ambienti tipicamente mediterranei, anche il giardino di Villa Ravone coniugherà tali linguaggi. Come sopra accennato, l'elemento di continuità del perimetro ed al tempo stesso di unità dell'insieme, sarà affidato all'associazione di essenze rampicanti quali il gelsomino (Jasminum officinalis) con la bignonia (Bignonia capreolata), realizzando così un'alternanza di fioriture profumate bianche e rosse. La Bignonia verrà sistemata in corrispondenza di elementi architettonici allo scopo di esaltare la modularità della parete. Altro elemento di continuità, nell'ambito dell'assetto botanico, sarà rappresentato dall'Agapanto (Agapanthus praecox) che borderà tutte le aiuole e rappresenterà una sorta di “filo conduttore” del giardino, come una sorta di invito all'esplorazione delle sue aree più nascoste. I parterre sono configurati da viali sinuosi che contraddicono la ortogonalità dei prospetti e dei corpi delle terrazze della villa. Una delle linee progettuali, infatti, che si è inteso perseguire nel presente progetto di restauro è stata quella di contrapporre alla spiccata simmetria architettonica, una irregolarità delle morfologie vegetali, mentre tale simmetria viene concettualmente riproposta nella disposizione delle scelte botaniche che assume una certa coerenza nella configurazione del giardino. Si ha, pertanto, che la Strelitzia apre e chiude su lato sud e nord il giardino, mentre nelle aiuole laterali si alterneranno specie di Lilium e Rododendri suddivisi per varietà tematiche. L'area che anticipa l'ingresso principale della villa, è articolata in due aiuole immediatamente a ridosso del muro di cinta, due altre piccole aiuole comprese tra le rampe e la scalinata di accesso alla stessa e nell'aiuola che accompagna il viale in direzione della chiesa, al piede del muro occidentale. Nelle due aiuole che si sviluppano lungo il muro di cinta prospiciente la strada, segmentate dai cancelli d'ingresso, si realizzerà l'integrazione dei Lecci esistenti al fine di riconfigurare il filare alberato. Questo presenterà un sesto d'impianto alternato agli interassi dei pilastri di mattoni del muro stesso. In queste aiuole a completamento della presenza di Lecci e Palme, l'assetto botanico sarà arricchito dall'introduzione delle Strelitziae e dagli arbusti di Datura. Queste, inoltre, si estenderanno fino al muro di cinta allo scopo di favorire un miglior sviluppo degli apparati radicali delle essenze arboree presenti. Per la porzione del giardino compresa tra la villa e la strada sarà recuperata la pavimentazione in basoli di pietra lavica così come per il viale che prosegue verso la cappella. In riferimento al perimetro della villa, è necessario ribadire che sarebbe auspicabile provvedere alla ricomposizione della sua configurazione originaria che attualmente è stata privata della piccola dependance sul lato orientale. Per quanto riguarda il degrado ambientale generato dalla lottizzazione realizzata alla spalle della proprietà, esso potrebbe essere contenuto mediante la realizzazione di una fitta quinta di essenze rampicanti ad integrazione dei pini che ornano l'esedra, la cui funzione originaria era quella di separare il giardino ornamentale dai campi. Il progetto prevede, inoltre, di sottolineare l'esedra con la sistemazione di Iris dalle vistose fioriture violacee. Attualmente l'assetto arboreo è costituito da essenze di pregio sia per specie che per età per le quali si prevedono interventi di manutenzione straordinaria ed eliminazione degli esemplari nati spontaneamente che alterano l'originaria regolarità della piantagione. Il giardino riapparirà dunque, nelle forme delle sue aiuole separate da vialetti di passeggiata inerbiti. I muri di cinta di mattoni di cotto accoglieranno le essenze rampicanti e definiranno l'unità del giardino; grandi vasi maiolicati saranno collocati sui rocchi che delimitano le rampe di accesso alla villa e saranno adornati con apparati floreali stagionali, le piccole aiuole incastonate tra le rampe e la scalinata accoglieranno i Roseti di Floribunda e gli archetti in ferro ai piedi delle rampe, opportunamente restaurati, sosterranno le Rose Sarmentose Dorothy Perkins che ombreggeranno le sedute in pietra lavica. Sarà, infine, ripristinata la pavimentazione della parte prospiciente la villa in basoli di pietra vulcanica. In conclusione ogni aspetto peculiare di gusto e stravaganza presente nell'architettura dell'edificio sarà esaltato e decodificato nella composizione del giardino.

Il giardino di Villa Ravone, oggi Villa Maiuri / Buondonno, Emma. - STAMPA. - (2010).

Il giardino di Villa Ravone, oggi Villa Maiuri

BUONDONNO, EMMA
2010

Abstract

Per il restauro del giardino ornamentale il perimetro ha un importante significato, in primo luogo deve individuare un “frammento di natura” trasformato secondo le più sofisticate tecniche agrarie, in secondo luogo, deve contribuire al contenimento dell'effetto del recente degrado urbanistico e come esito finale, deve esaltare il concetto di luogo protetto. I criteri progettuali che hanno guidato il lavoro di ripristino hanno, infatti, mirato in prima istanza alla definizione e contemporaneamente all'esaltazione del perimetro della villa. Definizione che si sostanzia nell'individuazione di un elemento di continuità, qui rappresentato da un'essenza botanica, che restituisce al perimetro nel suo insieme una coerenza architettonica. Tale coerenza era interrotta dalla coesistenza di porzioni di muro riconducibili ad epoche diverse. Il giardino riacquista, così, carattere “introverso” e pur non dialogando con l'esterno, assume funzione di filtro con esso. Altro criterio progettuale seguito nel recupero, è stato quello di ispirarsi al carattere leggiadro della villa, particolarmente rappresentato da una piccola effige nella stanza degli affreschi in cui si legge “Il fumo esilara la vita”, che rimanda immediatamente ad un mondo esotico ed onirico al tempo stesso, più volte richiamato nei decori di gusto orientaleggiante della villa. Infatti, cercando di interpretare l'originalità preesistente, ci si è orientati nella scelta di essenze botaniche che riproponessero un'atmosfera carica di profumi inebrianti con carattere di spiccata eccentricità cromatica. Come in numerosi esempi vesuviani in cui il gusto delle cineserie si alternava ad ambienti tipicamente mediterranei, anche il giardino di Villa Ravone coniugherà tali linguaggi. Come sopra accennato, l'elemento di continuità del perimetro ed al tempo stesso di unità dell'insieme, sarà affidato all'associazione di essenze rampicanti quali il gelsomino (Jasminum officinalis) con la bignonia (Bignonia capreolata), realizzando così un'alternanza di fioriture profumate bianche e rosse. La Bignonia verrà sistemata in corrispondenza di elementi architettonici allo scopo di esaltare la modularità della parete. Altro elemento di continuità, nell'ambito dell'assetto botanico, sarà rappresentato dall'Agapanto (Agapanthus praecox) che borderà tutte le aiuole e rappresenterà una sorta di “filo conduttore” del giardino, come una sorta di invito all'esplorazione delle sue aree più nascoste. I parterre sono configurati da viali sinuosi che contraddicono la ortogonalità dei prospetti e dei corpi delle terrazze della villa. Una delle linee progettuali, infatti, che si è inteso perseguire nel presente progetto di restauro è stata quella di contrapporre alla spiccata simmetria architettonica, una irregolarità delle morfologie vegetali, mentre tale simmetria viene concettualmente riproposta nella disposizione delle scelte botaniche che assume una certa coerenza nella configurazione del giardino. Si ha, pertanto, che la Strelitzia apre e chiude su lato sud e nord il giardino, mentre nelle aiuole laterali si alterneranno specie di Lilium e Rododendri suddivisi per varietà tematiche. L'area che anticipa l'ingresso principale della villa, è articolata in due aiuole immediatamente a ridosso del muro di cinta, due altre piccole aiuole comprese tra le rampe e la scalinata di accesso alla stessa e nell'aiuola che accompagna il viale in direzione della chiesa, al piede del muro occidentale. Nelle due aiuole che si sviluppano lungo il muro di cinta prospiciente la strada, segmentate dai cancelli d'ingresso, si realizzerà l'integrazione dei Lecci esistenti al fine di riconfigurare il filare alberato. Questo presenterà un sesto d'impianto alternato agli interassi dei pilastri di mattoni del muro stesso. In queste aiuole a completamento della presenza di Lecci e Palme, l'assetto botanico sarà arricchito dall'introduzione delle Strelitziae e dagli arbusti di Datura. Queste, inoltre, si estenderanno fino al muro di cinta allo scopo di favorire un miglior sviluppo degli apparati radicali delle essenze arboree presenti. Per la porzione del giardino compresa tra la villa e la strada sarà recuperata la pavimentazione in basoli di pietra lavica così come per il viale che prosegue verso la cappella. In riferimento al perimetro della villa, è necessario ribadire che sarebbe auspicabile provvedere alla ricomposizione della sua configurazione originaria che attualmente è stata privata della piccola dependance sul lato orientale. Per quanto riguarda il degrado ambientale generato dalla lottizzazione realizzata alla spalle della proprietà, esso potrebbe essere contenuto mediante la realizzazione di una fitta quinta di essenze rampicanti ad integrazione dei pini che ornano l'esedra, la cui funzione originaria era quella di separare il giardino ornamentale dai campi. Il progetto prevede, inoltre, di sottolineare l'esedra con la sistemazione di Iris dalle vistose fioriture violacee. Attualmente l'assetto arboreo è costituito da essenze di pregio sia per specie che per età per le quali si prevedono interventi di manutenzione straordinaria ed eliminazione degli esemplari nati spontaneamente che alterano l'originaria regolarità della piantagione. Il giardino riapparirà dunque, nelle forme delle sue aiuole separate da vialetti di passeggiata inerbiti. I muri di cinta di mattoni di cotto accoglieranno le essenze rampicanti e definiranno l'unità del giardino; grandi vasi maiolicati saranno collocati sui rocchi che delimitano le rampe di accesso alla villa e saranno adornati con apparati floreali stagionali, le piccole aiuole incastonate tra le rampe e la scalinata accoglieranno i Roseti di Floribunda e gli archetti in ferro ai piedi delle rampe, opportunamente restaurati, sosterranno le Rose Sarmentose Dorothy Perkins che ombreggeranno le sedute in pietra lavica. Sarà, infine, ripristinata la pavimentazione della parte prospiciente la villa in basoli di pietra vulcanica. In conclusione ogni aspetto peculiare di gusto e stravaganza presente nell'architettura dell'edificio sarà esaltato e decodificato nella composizione del giardino.
2010
9788890470929
Il giardino di Villa Ravone, oggi Villa Maiuri / Buondonno, Emma. - STAMPA. - (2010).
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