Lo scritto offre un’ampia e originale ricostruzione del tema delle origini e dell’originario (“Ur”) in Thomas Mann. Si tratta di un tema essenziale per comprendere la trasformazione di Mann da scrittore di ambientazioni psicologiche e borghesi in scrittore “mitico” (la tetralogia su “Giuseppe e i suoi fratelli” e quanto vi sta intorno). Ma non solo, perché il tuffo nel “profondo pozzo del passato” dello scrittore lubecchese viene collegato dall’Autore a un complesso panorama di figure e di correnti culturali, dove, nell’adesione o nella critica, il confronto con l’”originario” e l’”elementare” assume valore centrale anche per l’interpretazione del Novecento e della sua arcaica modernità (analisi su Freud, Jung, Kerényi, Goldberg, Dacqué, Croce, De Martino). I risultati dell’analisi sono ampiamente originali anche nel confronto con la letteratura secondaria internazionale, e possono stare alla base di una rinnovata interpretazione di Thomas Mann, colto nella sua dimensione non solo di romanziere, ma di consapevolissimo elaboratore di conoscenze storiche, filosofiche, antropologiche, psicologiche. Thomas Mann interpretato come “cercatore”, nell’umano e dell’umano.
"Ur". Origini e politica in Thomas Mann" / Conte, Domenico. - In: ARCHIVIO DI STORIA DELLA CULTURA. - ISSN 1124-0059. - STAMPA. - XXIII:(2010), pp. 155-189.
"Ur". Origini e politica in Thomas Mann"
CONTE, DOMENICO
2010
Abstract
Lo scritto offre un’ampia e originale ricostruzione del tema delle origini e dell’originario (“Ur”) in Thomas Mann. Si tratta di un tema essenziale per comprendere la trasformazione di Mann da scrittore di ambientazioni psicologiche e borghesi in scrittore “mitico” (la tetralogia su “Giuseppe e i suoi fratelli” e quanto vi sta intorno). Ma non solo, perché il tuffo nel “profondo pozzo del passato” dello scrittore lubecchese viene collegato dall’Autore a un complesso panorama di figure e di correnti culturali, dove, nell’adesione o nella critica, il confronto con l’”originario” e l’”elementare” assume valore centrale anche per l’interpretazione del Novecento e della sua arcaica modernità (analisi su Freud, Jung, Kerényi, Goldberg, Dacqué, Croce, De Martino). I risultati dell’analisi sono ampiamente originali anche nel confronto con la letteratura secondaria internazionale, e possono stare alla base di una rinnovata interpretazione di Thomas Mann, colto nella sua dimensione non solo di romanziere, ma di consapevolissimo elaboratore di conoscenze storiche, filosofiche, antropologiche, psicologiche. Thomas Mann interpretato come “cercatore”, nell’umano e dell’umano.File | Dimensione | Formato | |
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