“Fu idea nuova e altamente civile quella di aver organizzato nella Esposizione nazionale di Torino del 1898 una sezione speciale degli “Italiani all’estero” nel lodevole intento (…) di rendere il meritato onore a quanti, lontani dalla patria, concorrono a mantenerne alto e rispettato il nome” . Sono queste le parole con le quali il giovane Gioele Solari - che di lì a qualche anno avrebbe curato da titolare della cattedra di Filosofia del diritto a Torino dal 1918-1948 la formazione scientifica e culturale di Renato Treves che si laurea con Solari sul sansimonismo, nel 1928, di Norberto Bobbio che nel 1931 che consegue sotto la sua guida la laurea con una tesi sull’idealismo italiano, di Alessandro Passerin D’Entreves Bruno Leoni – questo Solari, un giovane Solari apre il suo personale contributo ad una serie di studi e saggi che, nel corso delle prime due serie della rivista «La riforma sociale», (1894-1900) e (1900-1924) compongono i circa quaranta articoli di indagine sul tema dell’emigrazione italiana all’estero. L’anno precedente, nel 1898, era stata inaugurata a Torino L’Esposizione nazionale, evento al quale Solari si riferisce nel testo, occasione concepita per il festeggiamento del cinquantenario dello Statuto albertino e poi ampliata anche a contenere materiali e studi concernenti le colonie degli italiani all’estero. Gioele Solari, nel 1899 ha 27 anni e nella Torino di fine secolo, della fine del secolo XIX, va formando la sua personalità intellettuale alla scuola di due Maestri “di pari valore, ma di orientamento profondamente diverso” sono queste le parole Renato Treves, di Salvatore Cognetti De Martiis e Giuseppe Carle. Nell’occasione di quella Esposizione torinese dell’anno precedente le sezioni della Divisione IX avevano ospitato i lavori che gli studiosi del «Laboratorio di Economia politica» che De Martiis aveva fondato presso l’Università torinese avevano svolto sul fenomeno migratorio. Per più di un verso quell’esperienza analitica avrebbe significativamente anticipato la legge sull’emigrazione del 31 gennaio 1901 istituente l’indirizzo giuridico e sociale dello stato italiano verso il fenomeno emigratorio; lo avrebbe fatto negli argomenti che quel gruppo di lavoro avevano posto in discussione, dentro la linea rigorosa di quel “guardare allo studio dei fatti” che De Martiis andava predicando ai suoi allievi, lo ricorda Luigi Einaudi nelle pagine della sua Prefazione agli Studi storici di filosofia del diritto solariani del 1949 . L’esposizione torinese è l’occasione dunque per questo scritto di Solari. Comincio a darne brevissimamente conto: dopo una prima sezione dedicata a ripercorrere le vicende storico politiche del paese, dell’Argentina, nella quale si distingue la particolare enfasi con la quale Solari commenta le fasi del processo di indipendenza dalla Spagna così come l’analoga veemenza degli argentini nel resistere ai precedenti assalti inglesi, l’analisi volge alla considerazione degli stadi dell’emigrazione italiana in Argentina e si concentra a dare risalto al contributo che essa diede e continua a dare allo sviluppo del paese: “capitale inglese e lavoro italiano” scrive Solari, donano il maggiore apporto alla crescita del paese e l’Autore fa ampio uso di dati statici per comprovare le proprie tesi: ricorda che “nella provincia di Buenos Ayres la popolazione agricola è formata per 3/5 di emigrati italiani, e nelle province di Cordoba e di Santa Fè i Piemontesi e i Veneti si trovano nella proporzione di 10 a 1 rispetto agli indigeni” . Da dove provengono questi dati? Dal 1885 aveva cominciato ad operare l’Ufficio generale di Statistica che inaugura una stagione di autentica osservazione scientifica dei fenomeni economici e sociali. E ai dati forniti da questo organismo lo studio di Solari come gli altri contributi che animarono il dibattito che prende avvio sulla Riforma sociale quanto al tema dell’emigrazione sono largamente debitori.

Gioele Solari e la condizione sociale e giuridica degli italiani d’Argentina / Marzocco, Valeria. - (2010). (Intervento presentato al convegno Terzo seminario italo-argentino Cultura dei giuristi e linguaggio dei diritti. Interazioni tra Italia e Argentina: storia, teoria, codificazioni, prassi, diritti umani, tenutosi a Università degli Studi di Napoli Federico II- Dipartimento di Diritto romano e storia della scienza romansitica nel 14 e 15 giugno 2010).

Gioele Solari e la condizione sociale e giuridica degli italiani d’Argentina

MARZOCCO, Valeria
2010

Abstract

“Fu idea nuova e altamente civile quella di aver organizzato nella Esposizione nazionale di Torino del 1898 una sezione speciale degli “Italiani all’estero” nel lodevole intento (…) di rendere il meritato onore a quanti, lontani dalla patria, concorrono a mantenerne alto e rispettato il nome” . Sono queste le parole con le quali il giovane Gioele Solari - che di lì a qualche anno avrebbe curato da titolare della cattedra di Filosofia del diritto a Torino dal 1918-1948 la formazione scientifica e culturale di Renato Treves che si laurea con Solari sul sansimonismo, nel 1928, di Norberto Bobbio che nel 1931 che consegue sotto la sua guida la laurea con una tesi sull’idealismo italiano, di Alessandro Passerin D’Entreves Bruno Leoni – questo Solari, un giovane Solari apre il suo personale contributo ad una serie di studi e saggi che, nel corso delle prime due serie della rivista «La riforma sociale», (1894-1900) e (1900-1924) compongono i circa quaranta articoli di indagine sul tema dell’emigrazione italiana all’estero. L’anno precedente, nel 1898, era stata inaugurata a Torino L’Esposizione nazionale, evento al quale Solari si riferisce nel testo, occasione concepita per il festeggiamento del cinquantenario dello Statuto albertino e poi ampliata anche a contenere materiali e studi concernenti le colonie degli italiani all’estero. Gioele Solari, nel 1899 ha 27 anni e nella Torino di fine secolo, della fine del secolo XIX, va formando la sua personalità intellettuale alla scuola di due Maestri “di pari valore, ma di orientamento profondamente diverso” sono queste le parole Renato Treves, di Salvatore Cognetti De Martiis e Giuseppe Carle. Nell’occasione di quella Esposizione torinese dell’anno precedente le sezioni della Divisione IX avevano ospitato i lavori che gli studiosi del «Laboratorio di Economia politica» che De Martiis aveva fondato presso l’Università torinese avevano svolto sul fenomeno migratorio. Per più di un verso quell’esperienza analitica avrebbe significativamente anticipato la legge sull’emigrazione del 31 gennaio 1901 istituente l’indirizzo giuridico e sociale dello stato italiano verso il fenomeno emigratorio; lo avrebbe fatto negli argomenti che quel gruppo di lavoro avevano posto in discussione, dentro la linea rigorosa di quel “guardare allo studio dei fatti” che De Martiis andava predicando ai suoi allievi, lo ricorda Luigi Einaudi nelle pagine della sua Prefazione agli Studi storici di filosofia del diritto solariani del 1949 . L’esposizione torinese è l’occasione dunque per questo scritto di Solari. Comincio a darne brevissimamente conto: dopo una prima sezione dedicata a ripercorrere le vicende storico politiche del paese, dell’Argentina, nella quale si distingue la particolare enfasi con la quale Solari commenta le fasi del processo di indipendenza dalla Spagna così come l’analoga veemenza degli argentini nel resistere ai precedenti assalti inglesi, l’analisi volge alla considerazione degli stadi dell’emigrazione italiana in Argentina e si concentra a dare risalto al contributo che essa diede e continua a dare allo sviluppo del paese: “capitale inglese e lavoro italiano” scrive Solari, donano il maggiore apporto alla crescita del paese e l’Autore fa ampio uso di dati statici per comprovare le proprie tesi: ricorda che “nella provincia di Buenos Ayres la popolazione agricola è formata per 3/5 di emigrati italiani, e nelle province di Cordoba e di Santa Fè i Piemontesi e i Veneti si trovano nella proporzione di 10 a 1 rispetto agli indigeni” . Da dove provengono questi dati? Dal 1885 aveva cominciato ad operare l’Ufficio generale di Statistica che inaugura una stagione di autentica osservazione scientifica dei fenomeni economici e sociali. E ai dati forniti da questo organismo lo studio di Solari come gli altri contributi che animarono il dibattito che prende avvio sulla Riforma sociale quanto al tema dell’emigrazione sono largamente debitori.
2010
Gioele Solari e la condizione sociale e giuridica degli italiani d’Argentina / Marzocco, Valeria. - (2010). (Intervento presentato al convegno Terzo seminario italo-argentino Cultura dei giuristi e linguaggio dei diritti. Interazioni tra Italia e Argentina: storia, teoria, codificazioni, prassi, diritti umani, tenutosi a Università degli Studi di Napoli Federico II- Dipartimento di Diritto romano e storia della scienza romansitica nel 14 e 15 giugno 2010).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/375033
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