All'interno del variegato mosaico della produzione letteraria italiana a noi più prossima, senza dubbio una tessera interessante è quella rappresentata dalla scrittura di Elena Ferrante, autrice di tre romanzi di successo. I primi due in ordine cronologico – L’amore molesto (1992) e I giorni dell’abbandono (2002) – sono forse più conosciuti nelle note trasposizioni cinematografiche firmate rispettivamente Mario Martone e Roberto Faenza. A questi romanzi si affiancano, poi, il più recente La figlia oscura (2006) e un quarto testo dal simbolico titolo La frantumaglia (2003). Questo lavoro, infatti, si presenta agli occhi del lettore come una miscellanea di appunti, di riflessioni e d’interviste inedite, capaci di condurci nel cuore della segreta fucina in cui la scrittrice incessantemente opera e da cui si dispiega la tessitura delle sue relazioni con il mondo esterno, una tessitura a dir poco inconsueta poiché “filata” con il solo aiuto di carta e penna. In effetti, la liaison tra Elena Ferrante e la realtà che la circonda è tutta giocata sulla cifra dell'assenza: non si sa chi si celi dietro il suo nome, che faccia abbia, né dove viva; ogni dato sulla sua persona è omesso imperativamente, facendo sì che un alone di mistero avvolga l'intera figura fino a renderne sfuggente l'identità. Eppure, inevitabilmente, leggendo i suoi scritti, e in modo particolare il romanzo d'esordio – L'amore molesto – l'evidenza dell'endemica “napoletanità” della Ferrante sfonda con una violenza naturale tutte le impalcature che l'autrice meticolosamente, volta per volta, mette su a tutela della propria intimità. La linfa vitale di Elena Ferrante è chiaramente attinta dalle viscere di Napoli, città che l'ha vista nascere e crescere, diventando strato connaturato alla sua epidermide, e a questo dato biografico, che in limine contamina la Elena Ferrante scrittrice e ciò che si cela dietro di lei come individuo-donna, non si possono concedere dubbi.

La città "molesta" di Elena Ferrante / Tartaglione, Mariangela. - (2010). (Intervento presentato al convegno La città e l'esperienza del moderno. XII Convegno internazionale di studi MOD tenutosi a Università Cattolica del Sacro Cuore Milano nel 15-18 giugno 2010).

La città "molesta" di Elena Ferrante

TARTAGLIONE, MARIANGELA
2010

Abstract

All'interno del variegato mosaico della produzione letteraria italiana a noi più prossima, senza dubbio una tessera interessante è quella rappresentata dalla scrittura di Elena Ferrante, autrice di tre romanzi di successo. I primi due in ordine cronologico – L’amore molesto (1992) e I giorni dell’abbandono (2002) – sono forse più conosciuti nelle note trasposizioni cinematografiche firmate rispettivamente Mario Martone e Roberto Faenza. A questi romanzi si affiancano, poi, il più recente La figlia oscura (2006) e un quarto testo dal simbolico titolo La frantumaglia (2003). Questo lavoro, infatti, si presenta agli occhi del lettore come una miscellanea di appunti, di riflessioni e d’interviste inedite, capaci di condurci nel cuore della segreta fucina in cui la scrittrice incessantemente opera e da cui si dispiega la tessitura delle sue relazioni con il mondo esterno, una tessitura a dir poco inconsueta poiché “filata” con il solo aiuto di carta e penna. In effetti, la liaison tra Elena Ferrante e la realtà che la circonda è tutta giocata sulla cifra dell'assenza: non si sa chi si celi dietro il suo nome, che faccia abbia, né dove viva; ogni dato sulla sua persona è omesso imperativamente, facendo sì che un alone di mistero avvolga l'intera figura fino a renderne sfuggente l'identità. Eppure, inevitabilmente, leggendo i suoi scritti, e in modo particolare il romanzo d'esordio – L'amore molesto – l'evidenza dell'endemica “napoletanità” della Ferrante sfonda con una violenza naturale tutte le impalcature che l'autrice meticolosamente, volta per volta, mette su a tutela della propria intimità. La linfa vitale di Elena Ferrante è chiaramente attinta dalle viscere di Napoli, città che l'ha vista nascere e crescere, diventando strato connaturato alla sua epidermide, e a questo dato biografico, che in limine contamina la Elena Ferrante scrittrice e ciò che si cela dietro di lei come individuo-donna, non si possono concedere dubbi.
2010
La città "molesta" di Elena Ferrante / Tartaglione, Mariangela. - (2010). (Intervento presentato al convegno La città e l'esperienza del moderno. XII Convegno internazionale di studi MOD tenutosi a Università Cattolica del Sacro Cuore Milano nel 15-18 giugno 2010).
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