Si porta l’attenzione nell’amara questione del consenso informato, ormai giunta ad una ipertrofizzazione esasperante, evidenziandosi come l’informazione al paziente non debba semplicisticamente intendersi come attività preliminare all’assunzione di consapevole adesione all’atto medico. Il paziente ha diritto ad essere informato prima ancora ed indipendentemente dal consenso per avere adeguata conoscenza di ciò che gli accade. Il consenso, poi è il mezzo per esprimere la libera adesione, nel rispetto del suo diritto di autodeterminazione, a ciò che gli si propone, in senso diagnostico e terapeutico. L’assunzione del consenso informato non può né deve spingersi ad una esasperata pratica burocratica che ormai da tempo rientra, tra gli aspetti prioritari nella perniciosa pratica della medicina difensiva, che mira a proteggere il medico, tra l’altro, da accuse di violazione del predetto diritto di autodeterminazione. Si incide negativamente, in tal modo, nell’alleanza terapeutica, che viene posta alla base di un proficuo rapporto medico-paziente. Viene, pertanto, richiamata la necessità di una necessaria vicinanza al paziente non attraverso burocratica e talora asfissiante assunzione del consenso ma in un costante contatto comunicativo coniugato il principio di verità con quello di giustizia.

La medicina difensiva divora l’alleanza terapeutica / Buccelli, Claudio. - STAMPA. - 33(2010), pp. 3-4.

La medicina difensiva divora l’alleanza terapeutica

BUCCELLI, CLAUDIO
2010

Abstract

Si porta l’attenzione nell’amara questione del consenso informato, ormai giunta ad una ipertrofizzazione esasperante, evidenziandosi come l’informazione al paziente non debba semplicisticamente intendersi come attività preliminare all’assunzione di consapevole adesione all’atto medico. Il paziente ha diritto ad essere informato prima ancora ed indipendentemente dal consenso per avere adeguata conoscenza di ciò che gli accade. Il consenso, poi è il mezzo per esprimere la libera adesione, nel rispetto del suo diritto di autodeterminazione, a ciò che gli si propone, in senso diagnostico e terapeutico. L’assunzione del consenso informato non può né deve spingersi ad una esasperata pratica burocratica che ormai da tempo rientra, tra gli aspetti prioritari nella perniciosa pratica della medicina difensiva, che mira a proteggere il medico, tra l’altro, da accuse di violazione del predetto diritto di autodeterminazione. Si incide negativamente, in tal modo, nell’alleanza terapeutica, che viene posta alla base di un proficuo rapporto medico-paziente. Viene, pertanto, richiamata la necessità di una necessaria vicinanza al paziente non attraverso burocratica e talora asfissiante assunzione del consenso ma in un costante contatto comunicativo coniugato il principio di verità con quello di giustizia.
2010
La medicina difensiva divora l’alleanza terapeutica / Buccelli, Claudio. - STAMPA. - 33(2010), pp. 3-4.
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