Le intense attività umane delle regioni che circondano mari chiusi e semi-chiusi, come il Mediterraneo, producono sempre, a lungo termine, un forte e crescente impatto sul paesaggio litoraneo, sugli habitat, sulle risorse naturali (suolo, acque dolci e marine, energia) che si traduce in un’accelerazione del cambiamento della morfologia del sistema costiero, in una riduzione dei siti naturali e degli spazi aperti, in una sostanziale alterazione dei paesaggi costieri e in conflitti sull’uso del suolo, dell’acqua e di altre risorse. Urbanizzazione, turismo, agricoltura, pesca, trasporti e industria sono i settori principali che inducono violenti e bruschi cambiamenti. Il Mediterraneo è la principale destinazione turistica del mondo con il 30% degli arrivi di turisti internazionali e con un terzo degli introiti provenienti dal turismo internazionale. Il trend in crescita, l'utilizzo sempre più intensivo delle coste e la pressione fortemente concentrata nel tempo, pongono la necessità di una analisi corretta delle interazioni tra il turismo e l'ambiente nella regione mediterranea con una particolare attenzione ai seguenti fattori: uso del suolo; consumo delle risorse idriche; inquinamento e rifiuti e pressioni fisiche e socio-culturali. Questo è il motivo per il quale anche nelle zone marine risulta di fondamentale importanza un approccio alla gestione del territorio finalizzato sia ad una pianificazione fisica dei luoghi quanto ad una regolamentazione delle attività antropiche con attenzione alla sostenibilità degli interventi Negli ultimi anni il turismo stesso ha prodotto un forte incentivo alla protezione del paesaggio e al miglioramento della qualità dell’ambiente (per esempio acque di balneazione, spiagge ecc.). Misure specifiche sono state attuate da singoli paesi, varie organizzazioni regionali e internazionali hanno mostrato un grande interesse per il bacino del Mediterraneo e hanno varato e attuato una serie di programmi di monitoraggio e azione ambientali. Il contributo, partendo dalla crescente interesse che il turismo dimostra per le destinazioni incluse nel bacino del Mediterraneo e dalla sempre più urgente necessità di una approccio integrato alla gestione e alla pianificazione fisica delle zone costiere, si ripropone di analizzare un caso di pianificazione costiera realizzata sul litorale laziale nell’area dei Cancelli di Castelporziano che, caratterizzata da un’importante emergenza ambientale costituita dal sistema dunale, rappresenta il centro balneare della Capitale. La forte pressione turistica, la lunga l’assenza di una politica di pianificazione territoriale e le insistenze delle associazioni ambientaliste, hanno indotto le istituzioni, in un'ottica di intervento correlato ad un più ampio processo di sviluppo dell'intero territorio della cittadina di Ostia, a sviluppare una strategia di pianificazione operativa del territorio costiero.

Un approccio condiviso alla pianificazione sostenibile: l'area dei Cancelli di Castelporziano / LA FORESTA, Daniela. - (2011), pp. 263-288.

Un approccio condiviso alla pianificazione sostenibile: l'area dei Cancelli di Castelporziano

LA FORESTA, DANIELA
2011

Abstract

Le intense attività umane delle regioni che circondano mari chiusi e semi-chiusi, come il Mediterraneo, producono sempre, a lungo termine, un forte e crescente impatto sul paesaggio litoraneo, sugli habitat, sulle risorse naturali (suolo, acque dolci e marine, energia) che si traduce in un’accelerazione del cambiamento della morfologia del sistema costiero, in una riduzione dei siti naturali e degli spazi aperti, in una sostanziale alterazione dei paesaggi costieri e in conflitti sull’uso del suolo, dell’acqua e di altre risorse. Urbanizzazione, turismo, agricoltura, pesca, trasporti e industria sono i settori principali che inducono violenti e bruschi cambiamenti. Il Mediterraneo è la principale destinazione turistica del mondo con il 30% degli arrivi di turisti internazionali e con un terzo degli introiti provenienti dal turismo internazionale. Il trend in crescita, l'utilizzo sempre più intensivo delle coste e la pressione fortemente concentrata nel tempo, pongono la necessità di una analisi corretta delle interazioni tra il turismo e l'ambiente nella regione mediterranea con una particolare attenzione ai seguenti fattori: uso del suolo; consumo delle risorse idriche; inquinamento e rifiuti e pressioni fisiche e socio-culturali. Questo è il motivo per il quale anche nelle zone marine risulta di fondamentale importanza un approccio alla gestione del territorio finalizzato sia ad una pianificazione fisica dei luoghi quanto ad una regolamentazione delle attività antropiche con attenzione alla sostenibilità degli interventi Negli ultimi anni il turismo stesso ha prodotto un forte incentivo alla protezione del paesaggio e al miglioramento della qualità dell’ambiente (per esempio acque di balneazione, spiagge ecc.). Misure specifiche sono state attuate da singoli paesi, varie organizzazioni regionali e internazionali hanno mostrato un grande interesse per il bacino del Mediterraneo e hanno varato e attuato una serie di programmi di monitoraggio e azione ambientali. Il contributo, partendo dalla crescente interesse che il turismo dimostra per le destinazioni incluse nel bacino del Mediterraneo e dalla sempre più urgente necessità di una approccio integrato alla gestione e alla pianificazione fisica delle zone costiere, si ripropone di analizzare un caso di pianificazione costiera realizzata sul litorale laziale nell’area dei Cancelli di Castelporziano che, caratterizzata da un’importante emergenza ambientale costituita dal sistema dunale, rappresenta il centro balneare della Capitale. La forte pressione turistica, la lunga l’assenza di una politica di pianificazione territoriale e le insistenze delle associazioni ambientaliste, hanno indotto le istituzioni, in un'ottica di intervento correlato ad un più ampio processo di sviluppo dell'intero territorio della cittadina di Ostia, a sviluppare una strategia di pianificazione operativa del territorio costiero.
2011
978-88-7458-107-8
Un approccio condiviso alla pianificazione sostenibile: l'area dei Cancelli di Castelporziano / LA FORESTA, Daniela. - (2011), pp. 263-288.
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