Il testo dei Gesta Hammaburgensis ecclesiae pontificum di Adamo di Brema ha avuto due edizioni (Lappemberg 1846 e Schmeidler 1917), che hanno privilegiato i manoscritti più antichi. Lo studio dimostra che le glosse presenti nei manoscritti più recenti risalgono ad una revisione del testo curata da Adamo stesso e che dunque questi manoscritti vanno rivalutati in sede di textus constitutio. Si discutono quindi alcune lezioni dei codici recenziori che sembrano da preferirsi a quelle dei testimoni più antichi, adottate dagli editori recenti.
Alcune osservazioni di Textkritik alle edizioni di Adamo di Brema / Abbamonte, Giancarlo. - STAMPA. - Testi e studi di cultura classica, 47:(2010), pp. 11-33.
Alcune osservazioni di Textkritik alle edizioni di Adamo di Brema
ABBAMONTE, GIANCARLO
2010
Abstract
Il testo dei Gesta Hammaburgensis ecclesiae pontificum di Adamo di Brema ha avuto due edizioni (Lappemberg 1846 e Schmeidler 1917), che hanno privilegiato i manoscritti più antichi. Lo studio dimostra che le glosse presenti nei manoscritti più recenti risalgono ad una revisione del testo curata da Adamo stesso e che dunque questi manoscritti vanno rivalutati in sede di textus constitutio. Si discutono quindi alcune lezioni dei codici recenziori che sembrano da preferirsi a quelle dei testimoni più antichi, adottate dagli editori recenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.