L’obiettivo del presente progetto è la redazione di linee guida per la valutazione del benessere per bovini (da latte e da carne), bufale da latte, ovini, suini nella fase di ingrasso e polli da carne. Al fine di identificare le problematiche d’allevamento e individuare gli aspetti di criticità in azienda, il progetto ha previsto dapprincipio una fase di raccolta dei contributi forniti dalle differenti regioni circa le tipologie prevalenti di allevamenti biologici presenti sul territorio nazionale per le specie animali considerate. Successivamente, con l’ausilio di questi dati e della letteratura presente sull’argomento si è messa a punto una scheda di valutazione del benessere per le specie considerate effettuando una prima validazione in campo del prototipo nelle aziende pilota utilizzate per i progetti di filiera al fine di verificarne l’efficacia. L’obiettivo ha previsto inoltre una validazione tra osservatori per verificare la riproducibilità della valutazione operata da persone differenti. Per la realizzazione di questa fase è stata richiesta la collaborazione dei servizi tecnici delle Regioni e dei tecnici degli organismi di certificazione che hanno utilizzato tale scheda su un campione più ampio di allevamenti diversi per testarne l’adattabilità a situazioni differenti e per raccogliere informazioni da utilizzare per la successiva creazione di un indice di benessere. In questa fase, sono stati inoltre identificati i fattori manageriali che maggiormente influiscono sul benessere animale. Le schede di valutazione emerse dal lavoro svolto nel corso del progetto sembrano rispondere ai criteri di efficacia, semplicità d’uso e ripetibilità necessari per tale tipo di strumento. Infatti i risultati dimostrano che le schede sono in grado di evidenziare non solo il livello complessivo di benessere nell’azienda, ma aiutano anche l’allevatore a riconoscere i punti di forza e gli eventuali punti critici del proprio sistema azienda. Il tempo medio necessario per effettuare la valutazione è stato di 45 minuti per azienda, inoltre, la valutazione non richiede l’impiego di alcuna attrezzatura sofisticata. Da ultimo è importante evidenziare che, pur essendo necessario un training degli operatori, la valutazione non risente in maniera eccessiva della soggettività del valutatore. È importante riaffermare che lo strumento proposto vuole essere un stimolo al miglioramento e non una forma di penalizzazione, con la convinzione che possa contribuire, se applicato all’interno di schemi di certificazione, a creare ancora più fiducia nei consumatori sulla tematica del benessere animale, caratteristica fondamentale per la zootecnia biologica.

La valutazione del benessere nell’allevamento biologico / Ferrante, V.; Barbieri, S.; Cantàfora, A. F. A.; Lolli, S.; DE ROSA, Giuseppe; Napolitano, F.. - STAMPA. - (2010), pp. 87-96.

La valutazione del benessere nell’allevamento biologico

DE ROSA, GIUSEPPE;
2010

Abstract

L’obiettivo del presente progetto è la redazione di linee guida per la valutazione del benessere per bovini (da latte e da carne), bufale da latte, ovini, suini nella fase di ingrasso e polli da carne. Al fine di identificare le problematiche d’allevamento e individuare gli aspetti di criticità in azienda, il progetto ha previsto dapprincipio una fase di raccolta dei contributi forniti dalle differenti regioni circa le tipologie prevalenti di allevamenti biologici presenti sul territorio nazionale per le specie animali considerate. Successivamente, con l’ausilio di questi dati e della letteratura presente sull’argomento si è messa a punto una scheda di valutazione del benessere per le specie considerate effettuando una prima validazione in campo del prototipo nelle aziende pilota utilizzate per i progetti di filiera al fine di verificarne l’efficacia. L’obiettivo ha previsto inoltre una validazione tra osservatori per verificare la riproducibilità della valutazione operata da persone differenti. Per la realizzazione di questa fase è stata richiesta la collaborazione dei servizi tecnici delle Regioni e dei tecnici degli organismi di certificazione che hanno utilizzato tale scheda su un campione più ampio di allevamenti diversi per testarne l’adattabilità a situazioni differenti e per raccogliere informazioni da utilizzare per la successiva creazione di un indice di benessere. In questa fase, sono stati inoltre identificati i fattori manageriali che maggiormente influiscono sul benessere animale. Le schede di valutazione emerse dal lavoro svolto nel corso del progetto sembrano rispondere ai criteri di efficacia, semplicità d’uso e ripetibilità necessari per tale tipo di strumento. Infatti i risultati dimostrano che le schede sono in grado di evidenziare non solo il livello complessivo di benessere nell’azienda, ma aiutano anche l’allevatore a riconoscere i punti di forza e gli eventuali punti critici del proprio sistema azienda. Il tempo medio necessario per effettuare la valutazione è stato di 45 minuti per azienda, inoltre, la valutazione non richiede l’impiego di alcuna attrezzatura sofisticata. Da ultimo è importante evidenziare che, pur essendo necessario un training degli operatori, la valutazione non risente in maniera eccessiva della soggettività del valutatore. È importante riaffermare che lo strumento proposto vuole essere un stimolo al miglioramento e non una forma di penalizzazione, con la convinzione che possa contribuire, se applicato all’interno di schemi di certificazione, a creare ancora più fiducia nei consumatori sulla tematica del benessere animale, caratteristica fondamentale per la zootecnia biologica.
2010
9788882490874
La valutazione del benessere nell’allevamento biologico / Ferrante, V.; Barbieri, S.; Cantàfora, A. F. A.; Lolli, S.; DE ROSA, Giuseppe; Napolitano, F.. - STAMPA. - (2010), pp. 87-96.
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