Il saggio intende ricostruire, in Pietro Pomponazzi, le tracce teoriche della relazione tra aristotelismo e platonismo. L’A. sottolinea come tutte le opere di Pomponazzi suggeriscano una sorprendente familiarità con le opere di Platone – a quel tempo leggibili nella versione di Marsilio Ficino –, sebbene lo stesso Pomponazzi critichi le metafore e le fabulae presenti nel pensiero platonico. L’A. suggerisce che un concetto-chiave del confronto Pomponazzi / Platone è affidato all’idea della convergenza della concezione platonica e di quella aristotelica nella rappresentazione di Dio come causa di tutto l’essere. La necessità di forme intelligibili e immutabili, prive di imperfezione e di contingenza, diventa allora – sulla traccia del pensiero platonico – fondamento della necessità dell’infinita perfezione della causa prima.
<<Semper incertus et vagus fluctuabit>>.Pietro Pomponazzi interprete di Platone / Sorge, Valeria. - (2016), pp. 461-480.
<>.Pietro Pomponazzi interprete di Platone
SORGE, VALERIA
2016
Abstract
Il saggio intende ricostruire, in Pietro Pomponazzi, le tracce teoriche della relazione tra aristotelismo e platonismo. L’A. sottolinea come tutte le opere di Pomponazzi suggeriscano una sorprendente familiarità con le opere di Platone – a quel tempo leggibili nella versione di Marsilio Ficino –, sebbene lo stesso Pomponazzi critichi le metafore e le fabulae presenti nel pensiero platonico. L’A. suggerisce che un concetto-chiave del confronto Pomponazzi / Platone è affidato all’idea della convergenza della concezione platonica e di quella aristotelica nella rappresentazione di Dio come causa di tutto l’essere. La necessità di forme intelligibili e immutabili, prive di imperfezione e di contingenza, diventa allora – sulla traccia del pensiero platonico – fondamento della necessità dell’infinita perfezione della causa prima.File | Dimensione | Formato | |
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