La rappresentazione della città rimanda al concetto di struttura come sistema in cui le parti sono intimamente coese al tutto, così come la descrizione della singola architettura implica una analoga correlazione tra discretizzazione e ricostruzione dell'unitarietà. Tale metodologia - utilizzabile sia nel rilievo architettonico, sia in quello urbano-, non deve tuttavia azzerare la distinzione tra le due procedure e tra le relative chiavi di lettura che è opportuno istituire nei due casi citati. Resta evidente, in ogni caso, la necessità di garantire nel lavoro di analisi e di rilevamento tanto dell'architettura che della città, un impegno critico, selettivo, valutativo ed infine operativo, culturalmente responsabile. Un impegno che nel rilievo urbano si trova a dover gestire un consistente corpus di dati conoscitivi, a selezionarli e ad ordinarli in ricchi sistemi informativi. In questo rimando tra l'uno e il molteplice si colloca dunque il rilievo alle diverse scale come operazione limite ove convergono i processi interrelati del prelevare i dati e del rappresentarli.

L'iterazione infinita come paradigma della città storica nella opposizione tra praecipua ed exempla / DI LUGGO, Antonella. - STAMPA. - (2004), pp. 157-159. (Intervento presentato al convegno XXVI Convegno Internazionale delle discipline della rappresentazione nelle Facoltà di Architettura e di Ingegneria, IL PROGETTO DEL DISEGNO tenutosi a Lerici (GE) nel 14/16 ottobre 2004).

L'iterazione infinita come paradigma della città storica nella opposizione tra praecipua ed exempla

DI LUGGO, ANTONELLA
2004

Abstract

La rappresentazione della città rimanda al concetto di struttura come sistema in cui le parti sono intimamente coese al tutto, così come la descrizione della singola architettura implica una analoga correlazione tra discretizzazione e ricostruzione dell'unitarietà. Tale metodologia - utilizzabile sia nel rilievo architettonico, sia in quello urbano-, non deve tuttavia azzerare la distinzione tra le due procedure e tra le relative chiavi di lettura che è opportuno istituire nei due casi citati. Resta evidente, in ogni caso, la necessità di garantire nel lavoro di analisi e di rilevamento tanto dell'architettura che della città, un impegno critico, selettivo, valutativo ed infine operativo, culturalmente responsabile. Un impegno che nel rilievo urbano si trova a dover gestire un consistente corpus di dati conoscitivi, a selezionarli e ad ordinarli in ricchi sistemi informativi. In questo rimando tra l'uno e il molteplice si colloca dunque il rilievo alle diverse scale come operazione limite ove convergono i processi interrelati del prelevare i dati e del rappresentarli.
2004
L'iterazione infinita come paradigma della città storica nella opposizione tra praecipua ed exempla / DI LUGGO, Antonella. - STAMPA. - (2004), pp. 157-159. (Intervento presentato al convegno XXVI Convegno Internazionale delle discipline della rappresentazione nelle Facoltà di Architettura e di Ingegneria, IL PROGETTO DEL DISEGNO tenutosi a Lerici (GE) nel 14/16 ottobre 2004).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/301306
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